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Senatrice M5S Cinzia Leone denuncia il presunto furto del suo cappotto: “Impensabile in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti”

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ROMA – “Buongiorno care e cari, scusate lo sfogo ma sono profondamente INDIGNATA su quanto mi è accaduto in transatlantico di Montecitorio, venerdì scorso al termine della votazione del PdR. Premesso che in aula non è consentito entrare con il cappotto lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel transatlantico.

Ebbene il cappotto non l’ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani ,ma niente. Ho sperato che qualcuno lo avesse preso involontariamente e che a breve giro lo avrebbe fatto rinvenire al guardaroba. Sono trascorsi giorni ma mi è stato confermato stamane che nessuno ha fatto pervenire il mio cappotto.

Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand LSpagnoli, quel qualcuno lo abbia RUBATO davvero impensabile in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti .Comunque quest’oggi ritorno a Montecitorio con altro cappotto che rigorosamente consegnero’ al guardaroba e presenzierò all’insediamento del PdR Sergio Mattarella.”

Questo il messaggio di Cinzia Leone, senatrice del Movimento 5 Stelle, nonchè vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femmminicidio, che ha denunciato, tramite le sue pagine sociale, un presunto furto subito in aula a Montecitorio. Secondo la senatrice il furto sarebbe avvenuto nell’aula del Transatlantico, durante le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato. Un fatto “impensabile”, si sfoga l’esponente dei 5 Stelle, “in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti.

Leone, non senza qualche orrore di grammatica italiana, ha dato sfogo alla sua rabbia ed indignazione nella speranza di poter recuperare il suo beneamato cappotto.

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Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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